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? Gioia, felicità, salute: 1. Pace interiore. 2. Ottenere soddisfazione dall’aiutare ed essere un supporto per gli Altri. Relazioni. 12R.tv❌✅ Auguro a Te, a Me stesso e agli Altri che alla fine del prossimo anno ognuno di Noi possa dire: “Il 2022 è stato l’anno più bello della mia vita ??”. Marcin Ellwart

Felicità

emozione positiva

La felicità è lo stato d’animo (sentimento) positivo di chi ritiene soddisfatti i propri desideri[1].

L’etimologia fa derivare felicità da: felicitas, deriv. felix-icis, “felice”, la cui radice “fe-” significa abbondanza, ricchezza, prosperità.

La nozione di felicità intesa come condizione (più o meno stabile) di soddisfazione totale, occupa un posto di rilievo nelle dottrine morali dell’antichità classica, tanto è vero che si usa indicarle come dottrine etiche eudemonistiche (dal greco eudaimonìa) solitamente tradotto come “felicità”. Il tema della felicità è stato profondamente indagato non solo da filosofi, ma anche da economisti. [2]

Tale concezione varia, naturalmente, col variare della visione-concezione del mondo (Weltanschauung) e della vita su di esso.

Le sue caratteristiche sono variabili secondo l’entità che la prova (per esempio: serenità, appagamento, eccitazione, ottimismo, distanza da qualsiasi bisogno, ecc.). Quando è presente associa la percezione di essere eterna al timore che essa finisca.

L’uomo fin dalla sua comparsa ricerca questo stato di benessere. La felicità è quell’insieme di emozioni e sensazioni del corpo e dell’intelletto che procurano benessere e gioia in un momento più o meno lungo della nostra vita.

Se l’uomo è felice, subentrano anche la soddisfazione e l’appagamento.

Wikipedia.org:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Felicit%C3%A0

La piramide di Maslow

La piramide dei bisogni di Maslow

Tra il 1943 e il 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow concepì il concetto di “Hierarchy of Needs” (gerarchia dei bisogni o necessità) e la divulgò nel libro Motivation and Personality del 1954. Questa scala di bisogni è suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell’individuo) ai più complessi (di carattere sociale). L’individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo. Questa scala è internazionalmente conosciuta come “piramide di Maslow”. I livelli di bisogno concepiti sono:

  1. Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.)
  2. Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
  3. Bisogni di appartenenza (affetto, identificazione)
  4. Bisogni di stima, di prestigio, di successo
  5. Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo sociale).

Successivamente sono giunte critiche a questa scala di identificazione, perché semplificherebbe eccessivamente i bisogni dell’uomo e, soprattutto, il loro livello di importanza. La scala sarebbe perciò più corretta in termini prettamente funzionali alla semplice sopravvivenza dell’individuo che in termini di affermazione sociale. Si tratterebbe perciò di bisogni di tipo psicofisiologico, più che psicologico in senso stretto. Altre critiche vertevano sul fatto che la successione dei livelli potrebbe non corrispondere a uno stato oggettivo condivisibile per tutti i soggetti.

Lo stesso Maslow nel libro Toward a Psychology of Being del 1968 aggiungerà alcuni livelli che aveva inizialmente ignorato.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bisogno#La_piramide_di_Maslow

Salute

stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia

«La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente.»

(Arthur Schopenhauer)

Per salute si intende comunemente una condizione di efficienza del proprio organismo corporeo che viene vissuta individualmente, a seconda dell’età, come uno stato di relativo benessere fisico e psichico caratterizzato dall’assenza di gravi patologie invalidanti. Questa situazione di salute psicofisica, per i progressi della medicina, viene oggi indicata[1] come il conseguimento della migliore qualità e durata della vita ottenibili preservando e ripristinando lo stato di benessere anche spirituale[2].

Nel XX secolo la salute, definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”, viene considerata un diritto e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone. Questo principio assegna agli Stati e alle loro articolazioni compiti che vanno ben al di là della semplice gestione di un sistema sanitario. Essi dovrebbero farsi carico di individuare e cercare, tramite opportune alleanze, di modificare quei fattori che influiscono negativamente sulla salute collettiva, promuovendo al contempo quelli favorevoli.

In una riunione dell’OMS del 1998 è stata proposta la modifica della definizione originaria del concetto di salute nei seguenti termini:

«La salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, non mera assenza di malattia.»

La discussione, avvenuta nelle commissioni del WHA52, svoltosi dal 17 al 25 maggio 1999, non è arrivata all’Assemblea Generale. Conseguentemente è stato mantenuto il testo originario nonostante il voto favorevole della maggior parte dei rappresentanti dell’OMS stesso. Questo è avvenuto per diverse ragioni, tra cui aspetti linguistici, culturali e religiosi non universalmente condivisi[9]. In tale contesto, la salute sarebbe stata considerata più un mezzo che un fine e avrebbe rappresentato una risorsa di vita quotidiana che consentisse alle persone di condurre una vita produttiva a livello individuale, sociale ed economico.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Salute

Indipendenza

situazione in cui un Paese non è sottomesso all’autorità di un altro

L’indipendenza, in politica, è la situazione in cui una Nazione non è sottomessa all’autorità di una potenza estera.

Definizione

Si distingue dall’autonomia, nella quale continuano a esistere dei vincoli istituzionali tra i due territori, tramite i quali uno può avere potere decisionale su determinate materie (competenza) e il centralismo, in cui il potere centrale possiede tutte le competenze.

L’indipendenza può essere lo status iniziale di una nazione emergente (spesso riempiendo un vuoto politico), ma è spesso un’emancipazione da un potere come ad esempio il colonialismo o l’imperialismo.

L’indipendenza può essere ottenuta per decolonizzazione, separazione o smembramento.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Indipendenza

Lingua italiana

lingua neolatina L’italiano ([itaˈljaːno] ascolta) è una lingua romanza parlata principalmente in Italia. È classificato al 27º posto tra le lingue per numero di parlanti nel mondo e, in Italia, è utilizzato da circa 58 milioni di residenti. Nel 2015 era la lingua materna del 90,4% dei residenti in Italia, che spesso lo acquisiscono e lo usano insieme alle varianti regionali dell’italiano, alle lingue regionali e ai dialetti. In Italia viene ampiamente usato per tutti i tipi di comunicazione della vita quotidiana ed è largamente prevalente nei mezzi di comunicazione nazionali, nell’amministrazione pubblica dello Stato italiano e nell’editoria. Oltre ad essere la lingua ufficiale dell’Italia, è anche una delle lingue ufficiali dell’Unione europea, di San Marino, della Svizzera, della Città del Vaticano e del Sovrano militare ordine di Malta. È inoltre riconosciuto e tutelato come “lingua della minoranza nazionale italiana” dalla Costituzione slovena e croata nei territori in cui vivono popolazioni di dialetto istriano. È diffuso nelle comunità di emigrazione italiana, è ampiamente noto anche per ragioni pratiche in diverse aree geografiche ed è una delle lingue straniere più studiate nel mondo. Dal punto di vista storico l’italiano è una lingua basata sul fiorentino letterario usato nel Trecento.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lingua_italiana

Limba sarda

Limba romanza chistionada in Sardigna chi benit dae su latinu

Su sardu (/ˈsaɾdu/, lìngua sarda /ˈliŋɡwa ˈzaɾda/ in sas variantes iscritas cun sa grafia campidanesa o limba sarda /ˈlimba ˈzaɾda/ in sas variantes iscritas cun sa grafia logudoresa e in LSC[6]) est una limba chi faghet parte de su grupu romanzu de sas limbas indoeuropeas chi, pro diferentziadura ladina siat a sos faeddadores nativos, siat a sos non sardos, siat a sos istudiosos de cale si siat tempus, si depet cunsiderare autònoma dae sos sistemas dialetales de àrea itàlica, gallica e ispànica e duncas classificare che a idioma a contu suo in su panorama neolatinu. Est una limba faeddada in s’ìsula de Sardigna.

https://sc.m.wikipedia.org/wiki/Limba_sarda


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